Per i veri avventurieri dei video giochi

Avventure grafiche e promozione turistica

avventure grafiche

Da qualche tempo i produttori di avventure grafiche sembrano aver scoperto un nuovo filone: accanto a prodotti di genere giallo, fantasy, thriller, ecc, più classici ed esistenti da sempre, possiamo trovare, infatti, prodotti ambientati in contesti molto più realistic o reali o addirittura in città realmente esistenti.

Stiamo parlando non solo di avventure grafiche come il recente Shadows on the Vatican, avventura grafica episodica realizzata da un team italiano, basata sul romanzo Nel Nome di Dio di David Yallop, che propone un’ipotetica indagine sulla misteriosa morte di Papa Luciani e sui misteri, i traffici e gli scandali legati alla Chiesa cattolica, ma di vere e proprie avventure grafiche con una trama, a dire la verità, piuttosto debole, ambientate in luoghi come Capri o Maggia, piccolo comune del Canton Ticino.

Le trame di queste avventure grafiche, come detto in precedenza, spesso non sono molto articolate e comunque risultano quasi un pretesto per avviare una sorta di promozione turistica.

Se, infatti, Shadows on the Vatican si configura ancora come una classica avventura grafica, con tutti gli elementi classici del genere, come una trama interessante ed accattivante, una struttura finora inedita nel panorama videoludico e più tipica di quello seriale televisivo, titoli della saga di Capri, definita Capri Collection e quello ambientato a Maggia fanno uso di un sistema di controllo moderatamente semplice e di sfondi trealizzati con l’ausilio di fotografie, come se si trattasse di una sorta di guida turistica interattiva.

Certo, per nascondere tale finalità è stata aggiunta a questi giochi una piccola e semplice storia che, magari, mette in gioco elementi e misteri o leggende classiche, come quella del favoloso tesoro dei Templari, ma si ha comunque l’impressione di trovarsi più davanti ad un prodotto “turistico” che ad una vera e propria avventura grafica.

Una cosa è sicura, questi titoli accontenteranno sicuramente tutti coloro che pensano il videogioco come uno strumento di evasione, in grado, in questi casi, di permetterti di viaggiare stando comodamente seduti a casa, davanti al proprio computer.

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