Il noir è un genere letterario e cinematografico finora poco frequentato in ambito videoludico, anche se la produzione che mi appresto ad analizzare non è proprio la prima di tale tipo.
Questo progetto rappresenta una piccola nota di orgoglio per il nostro Paese, essendo quasi completamente italiano o perlomeno sviluppato, in gran parte, nel nostro territorio.
Detective Gallo è un’avventura grafica che prende il nome direttamente dal uo protagonista, un cinico investigatore privato, burbero e dedito al consumo di alcolici.
Una sera il nostro antieroe riceve la visita di un tale Phil Cloro, eccentrico miliardario amante della botanica, che gli affida un caso molto particolare: indagare sull’avvelenamento delle sue piante!
Gallo accetterà il caso, scoprendo una cospirazione che coinvolge perfino visitatori alieni, provenienti da un pianeta lontano, ma la sua indagine avrà anche risvolti inaspettati.
Detective Gallo è un’avventura grafica ambientata esclusivamente di notte, com’è tradizione nei noir, nonostante ciò ci troviamo in uno scenario coloratissimo e con disegni in stile cartoon che, per quanto mi riguarda, mi hanno riportato indietro nel tempo, all’epoca dei cartoni animati Disney come DuckTales o Darkwing Duck.
Per quanto riguarda gli enigmi ci troviamo in presenza di un’avventura grafica che non ne contiene, o meglio, i pochi puzzle presenti sono prevalentemente ambientali, quindi riguardanti l’utilizzo degli oggetti con l’ambiente.
L’interfaccia, come di consueto, è estremamente semplice: con il tasto ESC si accede al menù principale con le opzioni, consultabile anche attraverso il diario, con la BARRA SPAZIATRICE si attiva il senso di Gallo, che evidenzia i punti attivi, mentre con il mouse si esaminano e si manipolano gli oggetti.
Il sonoro è molto “d’atmosfera”, con musiche che cercano di ricalcare le sonorità jazz tipiche, per l’appunto del genere noir.
Anche le voci, tutte italiane, sono perfette per caratterizzare al meglio i vari personaggi. a partire dal protagonista, cui viene conferito il classico tono brusco e burbero che ci si potrebbe aspettare in questo contesto.
Un buonissimo titolo, che rappresenta la versione italiana della parodia di un genere molto “antico” e fondamentale della storia del cinema.